Torre Uluzzo Salento: storia, mare e info pratiche [2025]

Se sei stato almeno una volta nel Salento, lo sai: ci sono luoghi che non trovi sulle guide turistiche, ma che ti restano dentro. Torre Uluzzo è uno di quelli. Non è solo una vecchia torre in pietra a picco sul mare, è un punto di passaggio, un confine tra la costa viva e selvaggia e la memoria di chi, da queste parti, ha sempre vissuto in ascolto del vento.

Chi viene qui non cerca ombrelloni o comfort. A Torre Uluzzo in Salento ci arrivi magari dopo una camminata nella pineta di Porto Selvaggio, o dopo una deviazione non segnalata lungo la litoranea tra Santa Caterina e Sant’Isidoro. E all’improvviso ti si apre davanti una baia ruvida, vera: roccia, profumo di resina, mare profondo. Nessun filtro, nessun effetto speciale.

La senti, la Puglia vera. Quella che non fa scena, ma ti conquista senza dirlo. Torre Uluzzo è così: se ci arrivi in silenzio, ti parla. Se resti abbastanza a lungo, ci torni.

porto selvaggio torre uluzzo

Storia di Torre Uluzzo Puglia

A vederla oggi, Torre Uluzzo a Porto Selvaggio sembra un rudere abbandonato, sferzato dal vento e dalle intemperie. Eppure, se chiudi gli occhi un attimo e lasci andare l’immaginazione, riesci ancora a sentire l’eco delle voci che un tempo la abitavano: soldati affacciati sulla scogliera, occhi puntati sull’orizzonte, in attesa di navi turche.

La torre, nota anche come “Crustano”, è una delle tante sentinelle di pietra che punteggiano la costa del Salento. Venne costruita nella seconda metà del Cinquecento, nel pieno della minaccia ottomana, su ordine di Alfonzo de Salazar e grazie al lavoro del mastro neretino Leonardo Spalletta. Non era una torre imponente: più piccola delle sue sorelle, ma collocata su uno sperone roccioso che la rendeva naturalmente difficile da attaccare.

Nel 1575 era già completata, e per oltre un secolo ha assolto al suo compito: avvistare, segnalare, proteggere. Comunicava a nord con Torre Inserraglio, a sud con Torre dell’Alto, formando un sistema di difesa visiva che metteva in rete tutta la costa salentina. Una linea invisibile ma potente.

Oggi della torre restano solo i fianchi mutilati, alcune pareti in conci irregolari che sfidano ancora il tempo. Il tetto è crollato da secoli, ma resistono le mensole che un tempo sorreggevano il coronamento e qualche piombatoia da cui si facevano cadere pietre e olio bollente sui nemici. Dopo il 1695, Torre Uluzzo fu abbandonata, e nel Settecento era già in rovina.

Ma nonostante tutto, è ancora lì. A ricordarci che anche le cose rotte, se hanno avuto una storia, riescono ancora a parlare.

Torre Uluzzo spiaggia

La Baia di Torre Uluzzo non è una spiaggia nel senso classico del termine. Non troverai sabbia dorata né lettini ordinati in fila. Qui la costa si frastaglia in una serie di piccole insenature, scogli affilati e terrazze naturali dove stendersi con un asciugamano e lasciarsi cullare dal rumore del mare. È una spiaggia di roccia, ruvida ma bellissima, che regala accessi al mare inaspettati e scorci da cartolina.

La morfologia della baia è, infatti, irregolare e selvaggia: una conca racchiusa tra pareti calcaree, modellate dal tempo e dalla salsedine. Scendendo tra i sentieri che partono dalla pineta, si arriva a punti perfetti per fare il bagno o per fare snorkeling tra i giochi di luce e le praterie di posidonia. L’acqua è limpida, profonda già a pochi metri dalla riva: un vero spettacolo per chi ama il mare incontaminato.

Intorno, la vegetazione è quella tipica del Mediterraneo più vero: macchia bassa, profumata, fichi d’India che spuntano tra i muretti a secco e arbusti che resistono alla siccità e al vento. In primavera ed estate, la baia esplode di colori: il verde acceso del lentisco, il giallo delle ginestre, il viola del rosmarino in fiore.

Qui il tempo rallenta. C’è chi arriva con maschera e pinne per perdersi sott’acqua, chi resta a guardare il tramonto che tinge la torre, chi semplicemente si sdraia sugli scogli con un libro o con niente, e respira. Alla baia di Uluzzo non serve altro: solo silenzio, mare e cielo.

Mare torre uluzzo

Torre Uluzzo e Porto Selvaggio

Chi arriva a Torre Uluzzo spesso lo fa senza sapere di trovarsi all’interno di uno dei polmoni verdi più importanti del Salento: il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Un’area protetta che non è solo natura da cartolina, ma un territorio vivo, ricco di biodiversità, sentieri sterrati, profumi antichi e silenzi che parlano.

Il parco si estende per centinaia di ettari tra boschi di pino d’Aleppo, grotte marine, falesie a strapiombo e calette nascoste. Torre Uluzzo ne segna uno dei margini più scenografici, a sud, affacciata su una scogliera che guarda verso l’infinito. Camminando lungo i sentieri escursionistici – non segnati alla perfezione, ma ben tracciati nella pietra rossa e nella polvere – si può attraversare la pineta fino alla celebre discesa alla spiaggia di Porto Selvaggio, oppure salire verso nord per raggiungere Torre dell’Alto, conosciuta anche come Torre della Dannata, da cui si gode una delle panoramiche più spettacolari della costa ionica.

Da lì, nelle giornate limpide, Torre Uluzzo appare come un piccolo baluardo solitario, affacciato su una baia che sembra uscita da un film. Le ombre dei pini danzano sui sentieri, il rumore del mare sale in lontananza, e per un attimo tutto il resto scompare.

Porto Selvaggio non è un luogo “comodo”, ma è proprio questo il bello. Bisogna camminare, sudare un po’, prendersi il tempo. E in cambio, si ottiene qualcosa che oggi è raro: un’esperienza vera, senza filtri, dove la natura domina e l’uomo si limita a osservare, in silenzio. Come fa Torre Uluzzo da quasi cinque secoli.

Baia di Uluzzo

Cosa fare a Torre Uluzzo

Chi conosce bene Torre Uluzzo in Salento lo sa: qui il mare non è solo da guardare, è da vivere. Fin dalle prime luci dell’alba, può capitare di vedere qualche pescatore locale immergersi con fucile e maschera. La pesca subacquea in questa zona è una tradizione antica, fatta con rispetto, conoscenza del fondale e un senso profondo di appartenenza al territorio. I pesci ci sono, ma non si prende più del necessario: è una regola non scritta, tramandata tra chi ama davvero il mare.

Per chi invece cerca l’emozione del tuffo perfetto, la scogliera di Torre Uluzzo offre diversi punti panoramici e sicuri — a patto di conoscere bene le profondità sottostanti e di evitare imprudenze. I ragazzi del posto sanno dove andare, e se hai il coraggio (e la testa!) puoi provare anche tu a lanciarti nell’acqua blu profondo, con il vento addosso e il cuore che accelera.

Oppure, puoi semplicemente stenderti su uno scoglio piatto, lasciarti scaldare dal sole e ascoltare il mare. Qui è facile perdersi nei propri pensieri, come se il tempo non esistesse più. E forse, in fondo, non esiste davvero.

torre uluzzo salento

Grotta del Cavallo Torre Uluzzo

A pochi passi da Torre Uluzzo, incastonata nella parete calcarea che guarda la baia, si apre la Grotta del Cavallo: una cavità modesta all’apparenza, ma con un peso enorme nella storia dell’umanità. Si trova circa 15 metri sopra il livello del mare e deve il suo nome ai resti fossili di antichi asinidi trovati all’interno.

È proprio qui che, nel 1964, furono rinvenuti due denti appartenenti a uno dei primi Homo sapiens d’Europa, vissuto oltre 40.000 anni fa. Un ritrovamento straordinario, che ha spinto gli archeologi a ridefinire le teorie sulle origini e sugli spostamenti dell’uomo moderno nel continente. La cultura preistorica associata al sito è stata chiamata uluzziana, proprio dal nome di questa baia.

Oggi, la grotta – insieme a quelle vicine di Uluzzo B e Uluzzo C – è chiusa al pubblico, ma resta un luogo simbolico, capace di far sentire anche un semplice passante parte di qualcosa di molto, molto più grande. Qui, il mare non è solo bellezza: è memoria.

torre uluzzo puglia

Litos Torre Uluzzo

Poco prima di raggiungere Torre Uluzzo, lungo la costa frastagliata di Porto Selvaggio, si trova Litos, uno stabilimento balneare diverso dal solito. Niente sabbia né caos: solo una piattaforma in legno adagiata sugli scogli, con il mare che ti abbraccia da ogni lato e la natura tutt’intorno. Il posto ideale per chi cerca tranquillità, un tuffo in acque fresche e cristalline, e magari un calice al tramonto guardando la baia.

Perfetto se vuoi fare qualche tuffo a Torre Uluzzo ma poi preferisci rilassarti in un lido a Porto Selvaggio.

torre uluzzo porto selvaggio

Torre uluzzo come arrivare:

Torre Uluzzo si trova lungo la costa ionica del Salento, nel territorio di Nardò, all’interno del Parco Naturale di Porto Selvaggio. Se parti da Lecce in auto, la strada più veloce è prendere la SP364 in direzione Gallipoli e uscire a Nardò: da qui, segui le indicazioni per Porto Selvaggio e Torre Uluzzo. Da Gallipoli invece si percorre la SS101 verso nord, fino a raggiungere Nardò e da lì la deviazione per il parco. 

Il parcheggio più comodo si trova proprio all’ingresso del parco, poco distante dalla torre. In alta stagione può riempirsi velocemente, quindi è consigliabile arrivare presto o valutare una passeggiata a piedi o in bici dagli altri punti di accesso del parco.

Durante il periodo estivo, puoi raggiungere Torre Uluzzo anche con il servizio di Salento in Bus, con la Linea 104 che serve la tratta Lecce – Porto Cesareo – Gallipoli arriverai direttamente a destinazione senza doverti preoccupare per il parcheggio. Ti suggeriamo di verificare sempre in anticipo orari e tratte aggiornate!

Per goderti al meglio l’escursione, porta con te scarpe comode o da trekking, acqua a sufficienza e una buona protezione solare: i sentieri attraversano la macchia mediterranea e l’esposizione al sole è diretta, soprattutto nelle ore più calde.

Fico d’India Torre Uluzzo

Dopo una giornata trascorsa tra sole, mare, roccia e sentieri, non c’è modo migliore di concludere che fermarsi al Fico d’India a Torre Uluzzo. Situato proprio lungo la strada litoranea, questo locale è un piccolo gioiello dove natura, musica e buon cibo si incontrano in un’atmosfera rilassata e autentica. Qui puoi sorseggiare un cocktail preparato con cura o gustare piatti semplici ma ricchi di sapori locali, mentre il cielo si tinge di arancione e il sole scende lento all’orizzonte.

Spesso il Fico d’India ospita eventi, concerti e serate a tema, regalando ai visitatori un’esperienza completa, fatta di suoni, sapori e convivialità. È il luogo perfetto per godersi il tramonto in Salento, con lo sguardo rivolto al mare e il cuore leggero, lasciandosi cullare dal ritmo lento della costa ionica.

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Domande frequenti

Dove si trova Torre Uluzzo?

Torre Uluzzo si trova lungo la costa ionica del Salento, nel comune di Nardò, all’interno del Parco Naturale di Porto Selvaggio.

 

Come arrivare a Torre Uluzzo?

Da Lecce, prendi la SP364 verso Gallipoli, esci a Nardò e segui le indicazioni per Porto Selvaggio e Torre Uluzzo. Da Gallipoli, percorri la SS101 fino a Nardò e poi la deviazione per il parco. C’è un parcheggio vicino all’ingresso, ma in alta stagione conviene arrivare presto o usare la bici. In estate puoi anche usare il servizio Salento in bus – linea 104 da Lecce – Porto Cesareo – Gallipoli.

 

 

 

 

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